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Al Prof. Maurizio Mori il premio “Laici per il Mediterraneo” 2018

XI FML – Festival Mediterraneo della Laicità.
Assegnato il premio “Laici per il Mediterraneo” 2018 al termine delle tre giornate centrali del Festival

Il Festival si chiude sabato 27 ottobre 2018 con l’incontro “Laicità ARTE”

Si sono concluse il 21 ottobre con gli interventi di Vera Tripodi – Università di Torino, Dipartimento Filosofia e scienze dell’educazione su: “Sesso, nuovi diritti, nuove forme di genitorialità”; Maurizio Ferraris – Università di Torino, Dipartimento Filosofia e scienze dell’educazione su; “La femminilizzazione del lavoro e di Maurizio Mori – Università di Torino, Dipartimento Filosofia e scienze dell’educazione su “Laicità come criterio per capire la Rivoluzione biomedica e evitare le ingiustizie di genere nel lavoro” le tre giornate centrali dell’undicesima edizione del Festival mediterraneo della Laicità, organizzato dall’Associazione Itinerari Laici, in collaborazione con la Tavola Valdese e LabOnt Torino.
Al termine dei lavori di domenica è stato reso noto il nome del vincitore del premio “Laici per il Mediterraneo” di questa undicesima edizione.

A ricevere il premio ‘Laici per il Mediterraneo 2018’ è stato Maurizio Mori
Maurizio Mori, professore ordinario di bioetica al Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione e Direttore del Master in Bioetica, Pluralismo e Consulenza Etica dell’università di Torino. Presidente della Consulta di Bioetica Onlus, e direttore di Bioetica. Rivista interdisciplinare, che ha fondato nel 1993. Coordinatore dal 1985 della sezione Bioetica del centro studi “Politeia” di Milano, e dal 2018 membro del Comitato Nazionale per la Bioetica.
Autore di 10 libri e oltre 400 articoli di bioetica e di filosofia morale pubblicati sulle principali riviste italiane e internazionali.

MOTIVAZIONE AL PREMIO A MAURIZIO MORI
Partendo dalla considerazione di Maurizio MORI che la nascita della bioetica si accompagna a quella particolare declinazione del grande processo della secolarizzazione che si è verificata nell’ultimo quarto del secolo scorso. Con “secolarizzazione” ha inteso il disincanto del mondo che è proprio della visione laica.
Sono le biografie a avere valore, e che la vita meramente biologica è equiparabile ai processi fisico-chimici.
L’acquisizione di questo punto cambia radicalmente il quadro della riflessione etica, e ha conseguenze nei più diversi settori. L’individuazione di questi effetti è il compito dei dibattiti dei prossimi anni: dibattiti che vengono attuati a prescindere dal riferimento al trascendente o alla metafisica.
Ecco perché è riflessione laica e, lungi dall’essere limitata a un settore specifico e limitato, investe problemi di ampio respiro e centrali per il futuro della società umana.
Che il Festival mediterraneo della laicità vuole continuare a proporre

Motivazione del Premio goo.gl/8y8Fuj

Biografia Maurizio Mori goo.gl/77WRvz

Assegnazione del premio “Laici per il Mediterraneo” 2018.
Immagini:
Il vice presidente dell’associazione Greetje Van der Veer, consegna il Premio goo.gl/S6G7wT

Ricevimento del Premio. Da sx Maurizio Ferraris, Maurizio Mori, Greetje Van der Veer goo.gl/uaXPWV

Ringraziamenti. Da sx Silvana Prosperi, M. Ferraris, M. Mori, Greetje Van der Veer goo.gl/d69RME

La relazione del prof. Maurizio Mori goo.gl/rosp8t

Il Prof Maurizio Mori goo.gl/9Z7e79
Silvana Prosperi, presidente dell’associazione Itinerari Laici, ideatrice del Festival, ha dichiarato: “In queste tre giornate centrali del nostro Festival studiosi, filosofi, scienziati, letterati, economisti, docenti universitari hanno sollecitato, con le loro relazioni, il dibattito con il pubblico intervenuto al Festival sul tema affrontato quest’anno che, lo ricordo, è: “Sesso e società. Che genere di ingiustizie?”.
Il nostro Festival è stato aperto con due cicli a partire dal 15 settembre: il ciclo Laicità ARTE e il ciclo Laicità CINEMA che hanno preceduto queste giornate, cicli che si concluderanno con l’appuntamento finale di sabato 27 ottobre. Attraverso anche i linguaggi artistici differenti abbiamo coniugato la tematica della edizione 2018, con riflessioni sulla sessualità e sui generi nella società contemporanea, avvalendoci non solo di questi due linguaggi ma poi, nelle giornate centrali di venerdì, sabato e domenica, abbiamo sviluppato la tematica con ospiti prestigiosi.
Maurizio Mori è la personalità premiata quest’anno che abbiamo scelto. Professore di bioetica e neo partecipe del Comitato Nazionale per la Bioetica; una voce sinceramente appassionata alla dimensione culturale laica che lui sostiene anche attraverso i suoi studi e le sue ricerche. Ci ha voluto lasciare un bellissimo ringraziamento che renderemo pubblico a breve inserendolo nel nostro sito www.itinerarilaici.it“

Scritto dedicato al FML2018 da Maurizio Mori goo.gl/VMe4uc

Citazione dallo scritto dedicato al FML2018 da Maurizio Mori goo.gl/DU6BPP

Programma tre giornate centrali con biografie dei Relatori
venerdì 19 goo.gl/Yvfh9s   /   sabato 20 goo.gl/UZ3nE8   /   domenica 21 goo.gl/6rLiG4
Alcuni dei temi affrontati:
Attualmente, la tesi del genere come costruzione sociale è oggetto di un’intensa discussione filosofica. La differenza tra donna e uomo è biologica o culturale? Le categorie di genere sono costruzioni linguistiche che gli esseri umani stabiliscono in riferimento al loro comportamento sessuale? La dicotomia uomo\donna esiste nel nostro modo di parlare e di pensare perché questa differenza è di fatto nella realtà? Simone de Beauvoir, nel Secondo sesso, afferma che la divisione tra donna e uomo non è un dato biologico, ma un momento della storia umana. L’idea racchiusa in quest’affermazione è nota come “tesi del genere come costruzione sociale”: le categorie di genere sono socialmente costruite in quanto sono prodotti della nostra cultura. Questa tesi riflette la convinzione che la differenza biologica tra individui, il fatto di avere corpi con parti anatomiche differenti, non sia un dato sufficiente a fare di noi una donna o un uomo, né a determinare il nostro diverso ruolo nella società.
Come agiscono le differenze di genere per esempio in campo economico rispetto al salario e al reddito pensionistico? L’effetto delle crisi economiche ha un impatto sulla posizione lavorativa ed economica delle donne e ha una qualche relazione con la violenza di genere? La lotta alla violenza sulle donne è una battaglia che deve coinvolgere in modo trasversale donne – e uomini – che i mille sentieri dell’emancipazione talvolta avvicinano, talvolta separano?

La violenza sulle donne ha anche a che fare con una certa immagine del corpo femminile esibita dalla pubblicità e dai media? È stato osservato che per le donne lo sforzo di conquistare l’emancipazione ha oscurato per decenni la dimensione del “bubbone violenza” nell’illusione mai detta, ma implicita e condivisa, che più ci si integrava nell’economia e se ne traeva indipendenza più il tessuto sano dell’emancipazione avrebbe arginato la piaga. Tuttavia, quando finalmente si è iniziato a catalogare e a “contare” in maniera sistematica le diverse forme di violenza – dal femminicidio alle molestie sessuali i numeri hanno scosso quest’illusione, riportando al centro della scena l’urgenza di impegnarsi nella lotta per i diritti. Ma davvero l’emancipazione economica non è in grado di incrinare la violenza sulle donne ma rischia addirittura di alimentarla? Che relazione c’è fra indipendenza finanziaria ed esposizione alla violenza? Se la violenza sulle donne è culturale, come educare alle differenze?

Lo scopo del Festival e dell’Associazione Itinerari Laici, che organizza l’iniziativa, come si legge nel sito ufficiale della manifestazione pescarese (www.itinerarilaici.it), è quello della “piena realizzazione di uno stato laico, neutrale rispetto a tutti i culti, indipendente da tutti i cleri, libero da qualsiasi concezione teologica, che consenta l’uguaglianza di tutti di fronte alla legge attraverso l’esercizio dei diritti civili garantiti fuori da qualsiasi convincimento religioso e che consenta altresì la libertà di tutti i culti.”
Organizzazione: Associazione Itinerari Laici
Collaborazione Scientifica: LabOnt Maurizio Ferraris
Coordinatrice organizzativa: Silvana Prosperi
Comitato organizzativo: Muni Cytron, Michele Meomartino, Greetje Van der Veer, Paolo Visci
Promozione / Ufficio Stampa: Associazione A.C.M.A.

Eventi per l’undicesima edizione

Laicità ARTE goo.gl/VheaJx   /   Laicità CINEMA goo.gl/uDEx9o   /    FESTIVAL goo.gl/un1Zkf

Web per l’undicesima edizione

sito ItinerariLaici.it  goo.gl/wTDhZN

sito LaicoFestival https://laicofestival.it

per Laicità CINEMA goo.gl/3kjVV6  

Canale Youtube (audio-video delle precedenti edizioni) goo.gl/PoK6pP

Pagina Fb goo.gl/ETDfvU

Programma tre giornate centrali goo.gl/3kZ7jS

Programma tre giornate centrali con biografie dei Relatori
venerdì 19 goo.gl/Yvfh9s   /   sabato 20 goo.gl/UZ3nE8   /   domenica 21 goo.gl/6rLiG4

INFO www.itinerarilaici.it  –  www.laicofestival.it  –  per Laicità CINEMA www.webacma.it/fml-2018

Facebook /Festival-Mediterraneo-della-Laicita’     Twitter /LaicitaFml     Instagram /fml_festival

Le tre giornate centrali del Festival mediterraneo della laicità

Si apre all’Aurum di Pescara venerdì 19 pomeriggio, per poi proseguire sabato 20 pomeriggio e concludersi domenica mattina 20 ottobre 2018 il Festival mediterraneo della laicità che è giunto alla sua undicesima edizione.

Lo scopo del Festival e dell’Associazione Itinerari Laici, che organizza l’iniziativa, come si legge nel sito ufficiale della manifestazione pescarese (www.itinerarilaici.it), è quello della “piena realizzazione di uno stato laico, neutrale rispetto a tutti i culti, indipendente da tutti i cleri, libero da qualsiasi concezione teologica, che consenta l’uguaglianza di tutti di fronte alla legge attraverso l’esercizio dei diritti civili garantiti fuori da qualsiasi convincimento religioso e che consenta altresì la libertà di tutti i culti.”

Nelle tre giornate di lavori del Festival studiosi, filosofi, economisti, docenti universitari solleciteranno con le loro relazioni il dibattito con il pubblico intervenuto all’iniziativa.

Il Festival si svolge in collaborazione con LabOnt, Laboratorio Ontologico del Dipartimento di Filosofia dell’Università di Torino presieduto dal Prof. Maurizio Ferraris ed è selezionato tra i progetti culturali italiani sostenuti con i fondi dell’Otto per Mille della Tavola Valdese

A Pescara, a Palazzo di Città, si è svolta ieri la Conferenza Stampa di presentazione delle tre giornate centrali della undicesima edizione del Festival Mediterraneo della laicità.

Da venerdì 19 e sino a domenica 21 ottobre 2018 all’AURUM di Pescara si terrà una tre giorni di incontri e confronto sul tema “Sesso e società. Che genere di ingiustizie?”

In Conferenza Stampa sono intervenuti l’assessore alla Cultura Giovanni Di Iacovo, la Presidente dell’associazione Itinerari Laici, Silvana Prosperi, la vice presidente e pastore della Chiesa Metodista Gretje Van der Veer e uno dei relatori, Alina Verashchagina, Economista dell’Università Politecnica delle Marche, che terrà una relazione sul tema Differenze di genere nel lavoro.

“Il Festival introduce temi molto attuali che sollecitano profonde riflessioni – così, tra l’altro, si è espresso l’assessore alla Cultura Giovanni Di Iacovo – il tema dell’edizione 2018 racchiude tutto quello che c’è nel festival: un invito a confrontarsi e discutere sulle relazioni profonde che intercorrono ed entrare nelle meccaniche che sviluppano alcune reazioni. Come sempre il parterre è prestigioso e autorevole: anche solo scorrendo i temi trattati dalle singole relazioni ed i curricula dei relatori si comprende come ci troviamo di fronte a singole relazioni che svilupperanno tematiche e dibattito di spessore. Sono certo che chi parteciperà alle tre giornate del festival, che quest’anno è giunto alla sua undicesima edizione ne avrà un arricchimento personale e culturale.

“Un ringraziamento va all’Amministrazione e a tutti i relatori di queste giornate – così la Presidente dell’Associazione Itinerari Laici Silvana Prosperi – le radici del tema di questa edizione riportano a quando qualche anno fa lessi la discrepanza fra il reddito femminile e quello maschile. C’era un divario costante fra i generi, generato sulla differenza del valore del lavoro della donna rispetto a quello maschile. Un lavoro, il nostro, che produceva un introito considerato integrativo del reddito familiare: la differenza sta tutta lì. Apriremo la tre giorni coniugando il tema al lavoro e alla società. Continueremo questo viaggio parlando di sesso anche nell’ambito letterario e artistico, concentrandoci nel mondo mediterraneo, sull’educazione alle differenze. Esploreremo anche il rapporto fra filosofia e medicina di genere, che ha implicazioni nella vita pratica e nella salute femminile. La giornata di domenica sarà dedicata ai diritti e a una trattazione sul pensiero femminile in una prospettiva di confronto con alcuni studiosi in ambito internazionale. Domenica sarà anche la giornata del Premio che assegneremo a uno dei relatori, per il lavoro e il confronto che con i suoi studi dedica alle tematiche care al Festival. Il Premio rappresenta un omaggio a chi, con il proprio studio o azione, realizza un’importante impronta per la creazione di una cultura e politica della solidarietà, di educazione alle diversità per favorire una visione del processo di integrazione culturale e il ravvicinamento mutuale tra il Sud ed il Nord del Mediterraneo, e tra il mondo arabo-musulmano e l’Italia”.

BREVE INTRODUZIONE TEMATICA
Negli ultimi anni si è verificato nel nostro paese, e non solo, un crescente dibattito (non sempre pacifico) sui temi della sessualità, dei generi, delle nuove forme di genitorialità e delle tecniche riproduttive, della disparità economica tra donne e uomini, del femminicidio, delle nuove frontiere del sesso (sex robot). Qual è il rapporto tra conoscenza, corpo e genere? Quali problemi etici fanno emergere la gestazione per altri, la fecondazione assistita e la robotica sessuale? Quali problemi morali la questione della cura pone rispetto alla tutela dei diritti di alcune categorie sociali? È possibile esplorare nelle epoche e nei luoghi di cultura mediterranei il contributo al sapere, ai saperi, delle donne? L’edizione di quest’anno del Festival e le tre giornate di studio hanno l’obiettivo di rispondere a queste e ad altre domande, comprendere e analizzare la questione dei sessi, della sessualità e dei generi da più punti di vista: quello della filosofia, della bioetica, della medicina, dell’arte, della scienza, dell’economica.

___il Festival_____   Evento https://goo.gl/un1Zkf

venerdì 19 ottobre 2018 h. 16.30   AURUM Pescara, Sala Francesco Paolo Tosti, piano terra
Sessualità, società e censura nella letteratura araba. Elvira Diana, Università “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara Professore di Lingua e Letteratura araba
Educare alle differenze. Monica Pasquino, Presidente di Scosse, Associazione di Promozione Sociale, Roma
Riflessione maschile sulle relazioni di genere. Stefano Ciccone, Associazione e rete nazionale Maschile plurale

sabato 20 ottobre 2018 h. 16.30   AURUM Pescara, Sala Francesco Paolo Tosti, piano terra
Arte, sesso, corpo femminile nell’arte contemporanea. Caterina Iaquinta, Storica dell’arte, Roma
Filosofia e medicina di genere. Cristina Amoretti, Università di Genova, ricercatrice in Logica e Filosofia della scienza
Differenze di genere nel lavoro. Alina Verashchagina, Università Politecnica delle Marche, Economista

domenica 21 ottobre 2018 h. 09.30   AURUM Pescara, Sala Francesco Paolo Tosti, piano terra
Sesso, nuovi diritti, nuove forme di genitorialità. Vera Tripodi, Università di Torino, Dipartimento Filosofia e scienze dell’educazione
La femminilizzazione del lavoro. Maurizio Ferraris, Università di Torino, Dipartimento Filosofia e scienze dell’educazione
Laicità come criterio per capire la Rivoluzione biomedica e evitare le ingiustizie di genere nel lavoro
Maurizio Mori, Università di Torino, Dipartimento Filosofia e scienze dell’educazione

h. 13.00 Assegnazione del premio “Laici per il Mediterraneo 2018”

Organizzazione: Associazione Itinerari Laici
Collaborazione Scientifica: LabOnt Maurizio Ferraris
Coordinatrice organizzativa: Silvana Prosperi
Comitato organizzativo: Muni Cytron, Michele Meomartino, Greetje Van der Veer, Paolo Visci
Promozione / Ufficio Stampa: Associazione A.C.M.A.

 

Eventi per l’undicesima edizione
Laicità ARTE goo.gl/VheaJx   /   Laicità CINEMA goo.gl/uDEx9o   /   FESTIVAL goo.gl/un1Zkf

Web per l’undicesima edizione
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Evento goo.gl/un1Zkf   /   Web goo.gl/wTDhZN   /   Pagina Fb goo.gl/ETDfvU
ll Programma completo goo.gl/GqYfrV   /   Programma tre giornate centrali goo.gl/3kZ7jS

Pescara il 29.09 all’Aurum il secondo incontro con #LaicitàARTE

Pescara. Sabato 29 settembre all’Aurum, alle ore 17.30, il secondo incontro con Laicità ARTE
“Sessualità ed erotismo nell’arte dall’antichità all’età moderna”
a cura del Prof. Giovanbattista BENEDICENTI.

In attesa delle tre giornate centrali del Festival, del 19, 20 e 21 ottobre 2018, proseguono i cicli di incontri fissati per affrontare la tematica “Sesso e società. Che genere di ingiustizie?” anche attraverso l’Arte e il Cinema.

 

Sono, infatti, in pieno svolgimento gli incontri dei cicli “VERSO IL FESTIVAL LAICITÀ ARTE” – sabato 15, 29 settembre e 27 ottobre 2018.
Evento goo.gl/VheaJx
Aurum, sala Francesco Paolo Tosti, Largo Gardone Riviera, Pescara piano terra  

“VERSO IL FESTIVAL LAICITÀ CINEMA” – giovedì 20, 27 settembre e 4 ottobre 2018.
Evento goo.gl/uDEx9o
Aurum, sala Francesco Paolo Tosti, Largo Gardone Riviera, Pescara piano terra
Museo d’arte moderna Vittoria Colonna, Via Gramsci, 1, Pescara, piano terra

Il secondo appuntamento con l’Arte si terrà il prossimo sabato 29 settembre alle ore 17,30 presso l’Aurum, sala Tosti.
Giovanbattista BENEDICENTI affronterà il tema: “Sessualità ed erotismo nell’arte dall’antichità all’età moderna”.

L’incontro è dedicato alla complessa relazione tra l’arte e l’eros dal Rinascimento alla fine dell’Ottocento. Attraverso i capolavori dei grandi maestri si ripercorrono le mutazioni della concezione del corpo, l’evoluzione dell’idea di amore e di bellezza, il codificarsi della morale sessuale e le varie forme di trasgressione. Dal nudo ai soggetti simbolici e allegorici, dalla rappresentazione di divinità pagane alle opere del naturalismo ottocentesco, si indaga l’essenza poetica e allusiva dell’immagine erotica.

Giovanbattista BENEDICENTI (Pescara, 1969) insegna Storia dell’Arte presso il Liceo Classico “D’Annunzio” di Pescara. Dopo la laurea in Lettere a Firenze, ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Storia dell’Arte presso l’Università di Venezia. È autore di varie pubblicazioni sull’arte moderna e contemporanea.

Il ciclo LAICITÀ ARTE si concluderà sabato 27 ottobre con l’incontro con Simone CIGLIA su “Sessualità ed erotismo nell’arte contemporanea” alle ore 17,30 presso l’Aurum
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sito https://laicofestival.it/

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Associazione Itinerari Laici
via dei mandorli, 7 – 65010 Spoltore (Pe)

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Al via la XI edizione del Festival mediterraneo della laicità

Al via la XI edizione del Festival mediterraneo della laicità
Pescara dal 15 settembre al 21 ottobre 2018.
Domani inizia il ciclo Laicità ARTE e giovedì 20 il ciclo Laicità CINEMA

Pescara 14 settembre 2018

Sono state presentate oggi, nella Conferenza Stampa svolta nella sala Giunta del comune di Pescara, le iniziative culturali “Verso il Festival” che si terranno a Pescara nei mesi di settembre e ottobre 2018 e che precedono la XI edizione del Festival mediterraneo della laicità che si svolgerà a Pescara dal 21 ottobre al 21 ottobre con le sue tre giornate centrali nei giorni 19, 20 e 21 ottobre 2018.

La conferenza stampa è stata introdotta da Giovanni Di Iacovo, Assessore alla cultura del Comune di Pescara che ha, tra l’altro, evidenziato come “sono undici anni che questo importante festival resiste e cresce sempre più. Il tema di quest’anno è “Sesso e società. Che genere di ingiustizie?”. Penso che ogni tema scelto anno per anno, sia stato corretto e attuale. Sesso, società e ingiustizie sono 3 temi molto forti, la grammatica del tempo che stiamo vivendo”.

E’ poi intervenuta Silvana Prosperi, Presidente dell’Associazione Itinerari Laici, che dopo un sentito ringraziamento all’Assessore alla cultura Di Iacovo che si è rivelato “interlocutore preziosissimo nel cogliere e sostenere le iniziative che le associazioni promuovono sul territorio. Il nostro è un festival che non solo ha avuto continuità nel tempo ma ha trovato riconoscimento e fonte di sostegno finanziario come evento culturale per le sue caratteristiche, scelto dalla Chiesa Valdese per la destinazione dell’8 per mille. Mi preme sottolineare come la cultura laica sia indispensabile per un confronto con diversi valori. Siamo tutti diversi tra noi, ma capaci di dialogo. Il nostro Festival ha avuto numerosi riconoscimenti dall’estero e ha visto la presenza, negli anni, di importanti contributi di relatori illustri provenienti dall’area mediterranea. Il tema che ogni anno proponiamo viene declinato da una sezione curata dall’A.C.M.A. con un linguaggio cinematografico che offre momenti di riflessione e confronto su opere e con artisti. Il primo ciclo di incontri, che aprirà il festival domani, sabato 15 settembre, è Laicità ARTE con Giovanbattista Benedicenti con una relazione su “Sessualità ed erotismo nell’arte dell’antichità all’età moderna”. Sabato 29 settembre Simone CIGLIA chiuderà il ciclo con una relazione su: Sessualità ed erotismo nell’arte contemporanea

M. Chiara Manni, Presidente dell’Associazione A.C.M.A., ha presentato la mini rassegna denominata Laicità CINEMA che con i suoi tre appuntamenti, il primo giovedì prossimo 20 settembre, svilupperà la tematiche che la XI edizione del Festival affronta: “Sesso e società. Che genere di ingiustizie?”.
“L’A.C.M.A. anche quest’anno collabora con il Festival della laicità curando il ciclo Laicità CINEMA e ne siamo molto fieri. La prima proiezione si terrà il prossimo 20 settembre con un documentario “Fieres d’etre putes”, girato in Francia dalla regista Irene Dionisio che ha diretto numerosi documentari e è interessata a culture di genere e tematiche al femminile. Dionisio è la direttrice artistica di “Lovers”, festival cinematografico a tematica LGBTQI che si tiene a Torino. La regista sarà presente alla proiezione per il dibattito con il pubblico presente. Il secondo incontro, il 27 settembre, con “A casa non si torna”, documentario di storie di donne che hanno svolto mestieri maschili, girato dai registi Giangiacomo Di Stefano e Lara Ronconi. L’ultimo appuntamento cinematografico è per il 4 ottobre con “L’amore e basta” di Stefano Consiglio, famoso documentarista italiano. Il lavoro che presenta è un vero e proprio film che tratta delle famiglie allargate. Racconta storie molto attuali, tematica presente nella realtà delle famiglie italiane. Anche Stefano Consiglio interverrà dopo la proiezione per un dibattito coinvolgente.

La Conferenza Stampa si è conclusa con le dichiarazioni di Greetje Van der Veer, vicepresidente dell’Associazione Itinerari Laici, P.L. della Chiesa metodista Pescara che ha detto: “sosteniamo questo Festival da diversi anni e lo facciamo con convinzione. La laicità non significa che si è contro la religione, occorre sviluppare varie visioni del mondo. L’8 per mille delle nostre chiese viene usato per eventi e progetti culturali e in Italia sostiene molti eventi sociali. Il tema di quest’anno ci coinvolge in maniera particolare. Per anni ci siamo battuti contro la violenza e il modo di vivere del sesso: Non è vero che le religioni sono contrarie al sesso, ma esistono alcune di esse che si pongono in maniera aperta nei riguardi di questo argomento”.

Questo il Programma della XI edizione del Festival mediterraneo della laicità

_______ verso il Festival________________________________________
VERSO IL FESTIVAL LAICITÀ ARTE sabato 15 e 29 settembre 2018
Evento goo.gl/VheaJx
Aurum, sala Francesco Paolo Tosti, Largo Gardone Riviera, Pescara piano terra

Arte sabato 15, 29 settembre 2018 

sabato 15 settembre ore 17,30
Giovanbattista BENEDICENTI
Sessualità ed erotismo nell’arte dall’antichità all’età moderna

sabato 29 settembre ore 17,30
Giovanbattista BENEDICENTI
L’erotismo nell’arte dal Rinascimento al Simbolismo

sabato 27 ottobre ore 17,30
Simone CIGLIA
Sessualità ed erotismo nell’arte contemporanea

_______ verso il Festival________________________________________
VERSO IL FESTIVAL  LAICITÀ CINEMA giovedì 20, 27 settembre e 4 ottobre 2018
Evento goo.gl/uDEx9o
Sinossi, schede, trailer, articoli  goo.gl/3kjVV6
Aurum, sala Francesco Paolo Tosti, Largo Gardone Riviera, Pescara piano terra
Museo d’arte moderna Vittoria Colonna, Via Gramsci, 1, Pescara, piano terra

giovedì 20 settembre ore 17,30 Aurum sala Tosti
FIÈRES D’ÊTRE PUTES di Irene Dionisio, 2010, 32’   (presente la regista)

giovedì 27 settembre ore 17,30 Aurum sala Tosti
A CASA NON SI TORNA – storie di donne che svolgono lavori maschili
di Giangiacomo De Stefano e Lara Rongoni, 2012, 60′

giovedì 4 ottobre ore 17,30 Museo Vittoria Colonna
L’AMORE E BASTA di Stefano Consiglio, 2009, 75’   (presente il regista)

_____ il Festival__________________________________________________
Aurum, sala Francesco Paolo Tosti, Largo Gardone Riviera, Pescara piano terra
Evento goo.gl/un1Zkf
venerdì 19 ottobre pomeriggio
sabato 20 ottobre pomeriggio
domenica 21 ottobre mattina

 

Associazione Itinerari Laici
Nel giugno del 2006, dall’incontro di alcune persone mosse dall’intento di promuovere la dimensione culturale della laicità, nasce l’associazione culturale Itinerari Laici   che da allora è impegnata per la piena realizzazione di uno stato laico, neutrale rispetto a tutti i culti, indipendente da tutti i cleri, libero da qualsiasi concezione teologica, che consenta l’uguaglianza di tutti di fronte alla legge attraverso l’esercizio dei diritti civili garantiti fuori da qualsiasi convincimento religioso e che consenta altresì la libertà di tutti i culti.
Itinerari laici, dal 2006, ha avviato una serie di incontri pubblici dal titolo “Verso il Festival mediterraneo della laicità”, per poi realizzare, nell’ottobre del 2007, la prima edizione del Festival mediterraneo della laicità che si svolge regolarmente ogni anno. Ad ogni edizione, un tema è paradigma per un programma ricco di interventi e contributi offerti dai numerosi ospiti e relatori.

Il concetto di laicità divenuto filo conduttore del progetto di lavoro e d’impegno culturale trova una sua particolare formulazione seguendo una lettura geopolitica ed interdisciplinare.

Associazione Itinerari Laici
via dei mandorli, 7 – 65010 Spoltore (Pe)
www.itinerarilaici.itwww.laicofestival.it
itinerarilaici@gmail.com

_________________________________
Eventi per l’undicesima edizione
Laicità ARTE  goo.gl/VheaJx     (ww.facebook.com/events/281005069390611)
Laicità CINEMA  goo.gl/uDEx9o     (www.facebook.com/events/336307430274037)
FESTIVAL  goo.gl/un1Zkf     (www.facebook.com/events/193728321413165)

Web per l’undicesima edizione
sito itinerarilaici.it  goo.gl/wTDhZN

sito https://laicofestival.it/
per Laicità CINEMA  goo.gl/3kjVV6  (ww.webacma.it/fml-2018)

 

Organizzazione:                            Associazione Itinerari Laici
Collaborazione Scientifica:      LabOnt Maurizio Ferraris
Coordinatrice organizzativa:   Silvana Prosperi
Comitato organizzativo:             Muni Cytron, Michele Meomartino, Greetje Van der Veer, Paolo Visci
Promozione / Ufficio Stampa:  Associazione A.C.M.A.

INFO www.itinerarilaici.it  –  www.laicofestival.it  –  per Laicità CINEMA www.webacma.it/fml-2018

#ItinerariLaici   #Laicità   #FMLLaicità2018
#LaicitàARTE2018   #LaicitàCINEMA2018  

#FestivalLaico2018   #Laico

XI FML- Festival mediterraneo della laicità 2018

www.itinerarilaici.it/undicesima-edizione-2018    goo.gl/un1Zkf    Logo Twitter twitter.com/LaicitaFml

 

XI° FML – Festival mediterraneo della laicità
Sesso e società. Che genere di ingiustizie?

dal 15 settembre al 21 ottobre 2018 – Pescara

AURUM Largo Gardone Riviera PESCARA, Sala Francesco Paolo Tosti  

Manifesto     Programma

Le tre giornate centrali del Festival Mediterraneo della Laicità, organizzate dall’Associazione “Itinerari Laici”, venerdì 19, sabato 20 e domenica 21 ottobre 2018, sono precedute dai seguenti incontri:

Verso il Festival ARTE sabato 15, 29 settembre 2018Evento  goo.gl/VheaJx

sabato 15 settembre ore 17,30 Aurum sala Tosti
Giovanni BENEDICENTI Sessualità ed erotismo nell’arte: dall’antichità all’età moderna

sabato 29 settembre ore 17,30 Aurum sala Tosti
Simone CIGLIA Sessualità ed erotismo nell’arte contemporanea.

Verso il Festival CINEMA giovedì 20, 27 settembre e 4 ottobre 2018 Evento  goo.gl/uDEx9o
giovedì 20 settembre ore 17,30 Aurum sala Tosti
FIÈRES D’ÊTRE PUTE di Irene Dionisio, 2010, 32’ (presente la regista)

giovedì 27 settembre ore 17,30 Aurum sala Tosti
A CASA NON SI TORNA – storie di donne che svolgono lavori maschili
di Giangiacomo De Stefano e Lara Rongoni, 2012, 60′

giovedì 4 ottobre ore 17,30 Museo Vittoria Colonna via Gramsci 1, Pescara  
L’AMORE E BASTA di Stefano Consiglio, 2009, 75’ (presente il regista)


INGRESSO GRATUITO

Le notizie sulla undicesima edizione del Festival mediterraneo della laicità 2018 sono sul sito web www.itinerarilaici.it/ alla pagina www.itinerarilaici.it/undicesima-edizione-2018/ e sulla nostra pagina Facebook Festival-Mediterraneo-della-Laicita’

Organizzazione:                            Associazione Itinerari Laici
Collaborazione Scientifica:      LabOnt Maurizio Ferraris
Coordinatrice organizzativa:   Silvana Prosperi
Comitato organizzativo:             Muni Cytron, Michele Meomartino, Greetje Van der Veer, Paolo Visci
Promozione / Ufficio Stampa:  Associazione A.C.M.A.

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In Italia monta la polemica per le dichiarazioni di Salvini sulla reintroduzione della parola “padre” e “madre” sui moduli per la carta d’identità mentre la Germania taglia la testa al toro e introduce “il terzo genere sessuale”
immagine vettoriale di famiglia omosessuale
di Gabriella Lax – Mentre in Italia sollevano un vespaio le dichiarazioni del vicepremier Matteo Salvini sulla reintroduzione della parola “padre” e “madre” sui moduli per la carta d’identità, la Germania taglia la testa al toro e introduce “il terzo genere sessuale”.

Sulle carte d’identità in Germania spunta il terzo genere sessuale
Il governo tedesco ha approvato un progetto di legge che consente una terza opzione di genere sui certificati di nascita per i bambini cosiddetti “intersessuali”, che non sono distintamente maschi o femmine. La coalizione di Angela Merkel dà l’ok alla possibilità di registrare come “vario” il sesso dei neonati.

La decisione del Governo arriva dopo una sentenza del Tribunale superiore tedesco del novembre 2017 secondo il quale le attuali norme sullo stato civile sono discriminatorie nei confronti delle persone intersessuali, partendo dalla considerazione che l’identità sessuale di un individuo è protetta come diritto fondamentale. Ricordiamo che la Germania, già dal 2013, ha concesso ai bimbi nati con caratteristiche di entrambi i sessi di non indicare le opzioni di genere di maschio e femmina.

Un’inversione di marcia nel nostro Paese, qualche giorno fa, quando il ministro Salvini aveva dichiarato: «Difenderemo la famiglia naturale. Eserciterò tutto il potere possibile», annunciando di voler «introdurre il concetto di quoziente familiare, in modo da premiare la natalità e la scommessa sul futuro». Le dichiarazioni prendono le mosse da una segnalazione relativa al sito del ministero dell’Interno che, sui moduli per la carta d’identità elettronica, riporta le diciture “genitore 1” e “genitore 2”. «Ho fatto subito modificare il sito ripristinando la definizione “madre” e “padre”» chiarisce il ministro, considerandolo un «piccolo segnale, però è certo che farò tutto quello che è possibile e previsto dalla Costituzione. Utero in affitto e orrori simili assolutamente no». https://www.studiocataldi.it/articoli/31564-la-germania-introduce-il-quotterzo-genere-sessuale-quot.asp

Essere o non essere un unicorno

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2018/03/22/essere-o-non-essere-un-unicorno37.html

Essere o non essere un unicorno
Marco Polo non ha conosciuto né ornitorinchi né canguri ma, apparentemente, ha incontrato un unicorno. A Giava ha visto un rinoceronte e l’ha classificato come un unicorno anomalo, visto che aveva letto nei bestiari — i quali classificavano tanto animali esistenti quanto animali inesistenti — la descrizione di un animale vagamente simile a quello che aveva sotto gli occhi. Gli unicorni giavanesi non sono bianchi, sono tozzi, hanno piedi da elefante, il corno è nero, la testa non è quella di un cavallo bensì quella di un cinghiale, ma forse si tratta di unicorni. La domanda è: perché, invece che chiamarli “unicorni”, dimostrando che l’unicorno esiste, li si è chiamati “rinoceronti”, confinando gli unicorni nella inesistenza? È di qui che vorrei partire per dimostrare come, nonostante i buoni argomenti a favore dell’esistenza degli unicorni (per esempio il fatto che si possano distinguere dai cavalli e dalle chimere), questa esistenza è solo concettuale, ossia non è una esistenza biologica, quella che si esige da un animale e non, per esempio, da un triangolo.

La sentenza di Bertrand Russell secondo cui «la logica non deve occuparsi degli unicorni più di quanto non lo faccia la zoologia» deve essere rivista e indebolita.

Per Russell la logica è lo specchio dell’ontologia, ossia di quello che c’è, dunque non deve rendere conto di quello che non esiste. Per me, invece la logica è uno strumento essenziale dell’epistemologia, ossia di quello che sappiamo, o crediamo di sapere, a proposito di quello che c’è. Tra quello che sappiamo, o crediamo di sapere, c’è il fatto che gli unicorni non esistono. Dunque l’epistemologia fa benissimo a occuparsi di unicorni (è quanto stiamo facendo qui). Ma, se le cose stanno in questi termini, quando si passa dall’epistemologia (che contiene sia l’essere sia il non essere) all’ontologia (che contiene soltanto l’essere) c’è un cambio di registro decisivo.

È la tesi di Kant contro Leibniz. Ma Kant dice anche un’altra cosa, e cioè che il fatto di esistere non è un predicato reale, ossia non aggiunge niente al concetto di un oggetto. Lo fa per confutare la prova ontologica dell’esistenza di Dio (quella che dal fatto che è concepibile un essere perfetto concludeva che un simile essere fosse anche necessariamente esistente), ma l’argomento si applica anche a enti più ordinari: se al bar ordino una birra piccola, chiara e reale, hanno ragione di pensare che non è la prima birra della giornata, visto che “reale” non aggiunge niente alle caratterizzazioni della birra. Ma siamo sicuri che sia così? Se ordino una birra, implicitamente esigo che sia reale e non immaginaria e, contrariamente a quanto sostiene Kant in un esempio famoso, 100 talleri ideali non sono affatto identici, nel concetto, a 100 talleri reali, perché questo significherebbe che la mera immaginazione di 100 talleri equivale a 100 talleri.

Fa parte delle proprietà interne della birra che ordino al bar il fatto di essere diversa dalla birra disegnata nella pubblicità e di non poter essere pagata con talleri ideali, e fa parte delle proprietà interne di un unicorno il fatto di trovarsi nei negozi di giocattoli e non in quelli di animali. L’essere è dunque un predicato reale delle cose, perché è ciò che distingue l’esistente dall’inesistente, e non è poco. Ammettere questo non comporta la prova ontologica dell’esistenza di Dio, ma comporta una prova dell’inesistenza degli unicorni. La prova ontologica comportava una confusione tra epistemologia e ontologia: se è pensabile, se non è logicamente contraddittorio (epistemologia) allora esiste (ontologia). Ma ovviamente non è così. Si può benissimo immaginare qualcosa di impossibile, ma esistente (ad esempio un comico che diventa ideologo) e qualcosa di possibile, ma inesistente (per esempio, Kant ammette in linea teorica la possibilità della telepatia). Se ci lasciamo alle spalle la confusione tra ontologia ed epistemologia, abbiamo la dimostrazione della inesistenza degli unicorni.

Esistere, per un individuo biologico come un unicorno o un rinoceronte è anzitutto essere vivo e poi morto: sino a che non si troverà o un unicorno vivo, o i resti di un unicorno che è stato vivo, si avrà tutto il diritto di asserire che gli unicorni non esistono. Se diciamo che i cavalli e i rinoceronti esistono è perché ne abbiamo visti di vivi. Se diciamo che i dinosauri sono stati reali è perché ne abbiamo ritrovato i resti, che comportavano l’assunzione che fossero stati resti di esseri viventi. Se diciamo che le chimere non esistono è perché non abbiamo mai trovato resti di chimere morte, e al massimo abbiamo trovato frammenti di statue di chimere, di vasi raffiguranti chimere, ecc. Se i credenti ritengono che Cristo sia esistito, malgrado non se ne siano ritrovati i resti, è perché hanno testimonianze che giudicano fidedegne circa l’esistenza di Cristo come individuo vivente. Il che peraltro spiega l’importanza annessa alla Sindone: se l’essere vivo e poi morto non fosse la caratteristica fondamentale di un individuo biologico, non si capisce perché dare tanto peso all’autenticità o meno di un lenzuolo funebre.

L’esistenza qui è un predicato molto chiaro e determinato, che designa il fatto di essere sottoposti a processi entropici. Se spengo un frullatore, potrò sempre riaccenderlo, cosa che non avviene per un organismo, in cui, invece che l’alternativa reversibile acceso/spento, abbiamo l’alternativa irreversibile vivo/morto. Posso benissimo fabbricare un unicorno di peluche (il mondo ne è pieno) o disegnare degli unicorni, ma questo non dimostrerebbe in alcun modo che gli unicorni esistono, perché l’esistenza in senso biologico, l’unica che ci autorizzi a sostenere che gli unicorni esistono, comporta l’essere sottoposta a processi entropici, e l’unicorno di peluche, proprio come Madame Bovary, non conosce l’entropia.

Dunque non sarà mai l’oggetto di una battaglia animalista sebbene non si possa escludere che sorga una setta per la liberazione degli unicorni affine alla lega per la liberazione dei nani da giardino.
Maurizio Ferraris

Maurizio Ferraris: Il denaro ed i suoi inganni

http://www.doppiozero.com/materiali/il-denaro-e-i-suoi-inganni

Ferraris vede un collegamento tra denaro e scrittura. L’origine del denaro è la stessa della scrittura: pietruzze e iscrizioni che tenevano conto degli scambi. Ferraris conclude che sin dalla loro apparizione sulla Terra gli uomini hanno sviluppato e raffinato tecniche, creando dei pezzi di storia, di coscienza. Il denaro rientra in questi sviluppi. Un mondo senza soldi sarebbe un mondo senza idee, senza arte, senza linguaggio. È un’offerta completa, non si può scegliere di avere un solo prodotto. Il processo che ha portato allo sviluppo del denaro e delle banche è lo stesso che ha generato la Bibbia, Shakespeare e il codice napoleonico.Il denaro tra filosofia ed economia.

Il dialogo tra filosofi ed economisti è reso complesso dalle differenze di linguaggio e di concezione del mondo tra le due discipline. Ma è un dialogo che vale la pena portare avanti, per non correre il rischio di trincerarsi negli specialismi. Dall’interdisciplinarità abbiamo tutti da guadagnare. Ci sono state molte discussioni tra filosofi ed economisti. Si pensi al discorso sull’idea di giustizia sviluppatosi tra John Rawls e Amartya Sen, al confronto su liberismo e liberalismo che ha contrapposto Benedetto Croce e Luigi Einaudi, o alle chiacchierate sulla natura del linguaggio tra Ludwig Wittgenstein e Piero Sraffa.

Si può provare a intessere un’altra discussione partendo da Il denaro e i suoi inganni, pubblicato da Einaudi. Nel libro John Searle e Maurizio Ferraris hanno presentato le loro concezioni della moneta (per semplificare userò nel testo denaro e moneta come sinonimi). Non è un tema nuovo per la filosofia, dato che a partire da Aristotele e per arrivare a Simmel, i filosofi si sono interrogati sulla natura del denaro. Nelle righe che seguono cercherò di riassumere le idee dei due autori, sottolineando le affinità e le differenze con la concezione della moneta che hanno gli economisti.

Searle: il denaro si fonda su un’intenzionalità collettiva. John Searle è uno dei maggiori filosofi contemporanei. Aveva già affrontato il tema della moneta nel libro La costruzione della realtà sociale del 1997. Il nuovo saggio si intitola Che cos’è il denaro?. Si tratta della rielaborazione di un articolo apparso sul “Cambridge Journal of Economics” nel 2017, a conferma del confronto in corso tra economisti e filosofi.

Secondo Searle il denaro è una funzione di status. Il denaro esiste nella misura in cui un’entità è pensata in quanto denaro. Gli uomini hanno la capacità di creare una realtà fatta di relazioni che esiste solo perché gli uomini credono che quella realtà esista. Le relazioni nascono quando a una certa persona o a un certo oggetto viene assegnato un certo status. Attraverso lo status è assegnata una funzione che può essere svolta solo in virtù dell’accettazione collettiva di quello status. Questa è la definizione di funzione di status. Il denaro è una funzione di status come il governo, la proprietà privata e il matrimonio.

Il denaro si basa su un’intenzionalità collettiva e ha carattere sociale. L’unica ragione per cui il denaro ha valore è che tutti pensano che il denaro abbia valore. L’unica fonte di sostegno concreta del valore del denaro è il fatto che le persone continuano a riconoscere che il denaro abbia valore.

Utilizzando il linguaggio dell’economia, si può dire che Searle abbia una visione istituzionalista del denaro. Il denaro è una costruzione degli uomini. La scuola istituzionalista ha una lunga tradizione in economia. Oliver Williamson, premio Nobel nel 2009, ne è stato il propugnatore recente. Curzio Giannini, un economista della Banca d’Italia prematuramente scomparso, ha utilizzato la lente dell’economia istituzionale per discutere l’evoluzione della moneta e del sistema dei pagamenti nel bel libro L’età delle banche centrali, pubblicato dal Mulino nel 2003. Il sistema dei pagamenti è l’apparato istituzionale composto da norme, intermediari e strumenti (ad esempio l’assegno bancario o la carta Bancomat) su cui si fonda la circolazione della moneta.

Searle descrive le funzioni del denaro: mezzo di pagamento, riserva di valore e unità di misura dei prezzi. Coglie la differenza tra valore nominale e reale del denaro; spiega che il governo vuole un’inflazione bassa per mantenere stabile il potere d’acquisto della moneta: se l’inflazione è alta, il valore del denaro crolla.

Si può aggiungere che da molti anni i governi hanno delegato alle banche centrali il compito di difendere la stabilità dei prezzi, il potere d’acquisto del denaro. Le banche centrali cercano di influenzare la quantità di moneta utilizzata in una società, tenendo conto delle condizioni economiche generali. L’obiettivo è mantenere la stabilità del valore della moneta, assicurando che oggi con una banconota da 50 euro possiamo comprare la stessa quantità di beni di ieri.

Limitando l’inflazione si difende la fiducia nel denaro e il benessere dei cittadini. L’uovo del serpente è un film sottovalutato, ma bellissimo, di Ingmar Bergman, uscito nel 1977. La storia è ambientata nella Berlino del novembre del 1923, nei primi anni della Repubblica di Weimar. Un pacchetto di sigarette costa 4 miliardi di marchi e, come dice la voce di sottofondo nella prima scena, i tedeschi hanno perduto la fiducia nel futuro. Servono 5 miliardi di marchi per comprare un dollaro. In una scena, il protagonista del film chiede una bevanda al banco di un bar. Per prendere in mano il bicchiere l’attore posa a terra una busta piena di marchi. Quando finisce di bere, lascia il bicchiere sul bancone e si piega per prendere la busta, per pagare il conto. Con sorpresa trova i soldi per terra, perché un ladro gli ha rubato la busta. Nella Germania del 1923 i marchi non valevano più nulla, mentre i beni reali valevano moltissimo. Nei periodi di iperinflazione il denaro perde la sua natura sociale, per usare le parole di Searle. Parafrasando il filosofo, si può dire che i tedeschi nel 1923 avevano perso, per colpa dell’inflazione, l’intenzionalità collettiva nei confronti del denaro.

Ferraris: il fondamento del denaro è la documentalità. Ferraris non condivide l’idea di Searle che il denaro si fondi su un’intenzionalità collettiva. L’essenza del denaro è la documentalità, un tema al quale Ferraris ha dedicato altri contributi. La registrazione è fondamentale per il denaro, come confermato da Bitcoin, la cui tecnologia tiene memoria delle transazioni. La società è fondata su documenti e il denaro è un documento come un altro. Senza documentalità non avremmo una realtà sociale, non avremmo neanche il denaro. Nessuna trasformazione potrebbe aver avuto luogo senza la costituzione di una memoria sociale. Questa idea di Ferraris è vicina all’opinione dell’economista americano Narayana Kocherlakota, che venti anni fa introdusse nel dibattito monetario la tesi che “money is memory”.

Ferraris vede un collegamento tra denaro e scrittura. L’origine del denaro è la stessa della scrittura: pietruzze e iscrizioni che tenevano conto degli scambi. Ferraris conclude che sin dalla loro apparizione sulla Terra gli uomini hanno sviluppato e raffinato tecniche, creando dei pezzi di storia, di coscienza. Il denaro rientra in questi sviluppi. Un mondo senza soldi sarebbe un mondo senza idee, senza arte, senza linguaggio. È un’offerta completa, non si può scegliere di avere un solo prodotto. Il processo che ha portato allo sviluppo del denaro e delle banche è lo stesso che ha generato la Bibbia, Shakespeare e il codice napoleonico.

Il punto di vista dell’economia. Per un economista le due tesi di Searle e Ferraris non sono in contrasto: esse colgono due aspetti diversi, ma complementari, della moneta.

Il punto di vista di Searle è in linea con l’osservazione che ogni giorno accettiamo una banconota da 10 euro perché sappiamo che domani qualcuno l’accetterà quando la consegneremo in cambio di un libro o di una pizza. La banconota non ha un valore intrinseco: l’usiamo perché sappiamo che altri l’accetteranno. Searle parla di intenzionalità collettiva mentre in economia preferiamo parlare di fiducia. La moneta moderna è una moneta fiduciaria.

L’enfasi di Ferraris sulla documentalità coglie l’intersecarsi tra nascita della scrittura, sviluppo della registrazione dei rapporti economici e introduzione della moneta. In Mesopotamia, più o meno, tra il 3.000 e il 2.500 avanti Cristo, nasce la scrittura cuneiforme. I caratteri cuneiformi venivano incisi su tavolette d’argilla, che si possono vedere in molti musei della moneta. Come ha sottolineato Yuval Noah Harari, nel fortunato Da animali a dei. Breve storia dell’umanità, le tavolette non contengono poesie o leggende, ma documenti economici, come le registrazioni di pagamenti di tasse, conteggi di debiti, certificazioni di proprietà, prestiti tra privati e divieti dell’usura. Una società agricola che cresceva, distaccandosi dal modello precedente dei nuclei di cacciatori-raccoglitori, ha dovuto sviluppare una burocrazia per conservare in maniera ordinata i documenti. Dopo la scrittura sono state inventate tecniche di archiviazione e catalogazione dei documenti. Queste tecniche sono gli avi antichissimi, i progenitori, dei libri mastri medievali e dei “distributed ledgers” di oggi, la tecnologia che è dietro Bitcoin.

Volendo sintetizzare le idee di Ferraris e Searle si può dire che la documentalità e l’intenzionalità collettiva andarono, e vanno ancora oggi, di pari passo. La moneta emerse per superare gli inconvenienti del baratto. Prima ci fu la moneta merce: orzo, bestiame, grano, pelli, sale e altri beni, che avevano un valore intrinseco, perché le persone si fidavano poco tra di loro, in un quadro istituzionale assai debole. Solo nel VII secolo prima di Cristo arrivarono le prime monete coniate, in Lidia (nell’attuale Turchia), con il sigillo impresso dall’autorità politica: fu un primo salto istituzionale. Le manifestazioni successive della moneta – le banconote prima convertibili in oro, poi inconvertibili e la diffusione dei depositi bancari come strumento di pagamento – si svilupparono con manifestazioni sempre più alte di intenzionalità collettiva o, nel gergo economico, di fiducia e di articolazione del quadro istituzionale. Harari utilizza un’espressione simile a quella di Searle: il denaro comporta la creazione di una realtà intersoggettiva che esiste nella “immaginazione condivisa” delle persone. In economia parliamo di un sistema dei pagamenti basato su norme, istituzioni e tecnologie gestite dalla banca centrale e dalle banche commerciali, con l’obiettivo di mantenere la fiducia nella moneta e negli scambi.

Un’ultima riflessione. Searle e Ferraris parlano del denaro come inganno o enigma. Inganno è la parola che usa Searle e che dà il titolo al volume. Enigma è il sostantivo preferito da Ferraris. Anche Angela Condello, nel saggio che conclude il libro, parla del denaro come intrinsecamente enigmatico e ingannevole. Questa raffigurazione del denaro, ma anche delle banche, è a prima vista sorprendente per noi economisti, perché pensiamo, con la nostra frequente presuntuosità, di aver spiegato tutto, o quasi, della moneta e delle banche. Evidentemente non è così. Ciò conferma l’utilità di mantenere viva la discussione tra discipline diverse.

SOCIETÀ ITALIANA PER LE DONNE IN FILOSOFIA (SWIP ITALIA)

ASSEMBLEA COSTITUENTE DELLA SOCIETÀ ITALIANA PER LE DONNE IN FILOSOFIA (SWIP ITALIA) – UNIVERSITÀ DI TORINO 14 GIUGNO 2018

Eleonora Cugini // Giu 9, 2018
Siamo lieti di informarvi che Giovedì 14 giugno 2018 ha avuto luogo l’Assemblea Costituente della Società Italiana per le Donne in Filosofia (SWIP Italia). L’Assemblea,è stata convocata presso l’Università di Torino, Campus Luigi Einaudi, Via Lungo Dora Siena 100/A, Sala Lauree Blu.

La SWIP (Society for Women in Philosophy) nasce con l’intento di sostenere le donne nella professione, promuovere il lavoro delle donne in filosofia, denunciare e contrastare la discriminazione di genere in accademia.
L’Assemblea di Torino costituirà l’atto fondativo della SWIP Italia, organizzata sul modello delle altre già esistenti (Stati Uniti, Regno Unito, Canada, Irlanda, Paesi Bassi, Austria, Germania, Svizzera, Turchia), ma con proprie specificità che verranno discusse e definite dall’Assemblea.

L’Assemblea Costituente è aperta a chiunque voglia aderire alla Società – o che comunque voglia avvicinarsi alla causa della SWIP.

Non occorre registrarsi in anticipo. Iscrivendosi alla mailing list sarà possibile ricevere i materiali utili relativi all’Assemblea. Chi volesse partecipare per via telematica può inoltrare la propria richiesta a swip.italia@gmail.com.

L’Assemblea si svolgerà al termine di un simposio dedicato all’ultimo libro di Kate Manne (Cornell University, NY), Down Girl: The Logic of Misogyny (OUP 2017). Al simposio parteciperà anche l’autrice.

Per informazioni, scrivere a swip.italia@gmail.com o consultare il sito internet di SWIP Italia.

Le organizzatrici:

Federica Berdini (Università di Bologna)
Laura Caponetto (Università Vita-Salute San Raffaele, Milano)
Vera Tripodi (Università di Torino)

Questa la comunicazione a fine assemblea di Vera Tripod, nella foto.

” dopo mesi di duro lavoro, siamo lieti di annunciare ufficialmente la fondazione della società italiana per le donne in filosofia (facciamo Italia). Il Comitato Direttivo è composto come segue: Marina Sbisa (Presidente), vera Tripodi (Vicepresidente), Laura Caponetto (segretario), Federica Berdini (tesoriere). Il Comitato comprende anche: Carla Bagnoli Claudia Bianchi, Maddalena Bonelli, Francesca Forlè, Elena Pulcini, Roberta Sala e Ingrid Salvatore.
Grazie a tutti coloro che ci hanno sostenuto e incoraggiato durante tutto il processo (in particolare Marina Sbisa, Carla Bagnoli, Claudia Bianchi, Clotilde Calabi, e Manuela Manera).

Non vedo l’ora di lavorare insieme!
Federica Berdini (Università di Bologna)
Laura Caponetto (Università Vita-Salute San Raffaele, Milano)
Vera Tripodi (Università di Torino)”

sabato 11 novembre ultimo appuntamento di Laicità CINEMA

Dopo le proiezioni del 28 ottobre del film “IN CERCA DI UN AMICO” di Karma GAVA e Alvise MORATO e del 4 novembre di “RAUNCH GIRL” di Giangiacomo DE STEFANO sabato 11 novembre ultimo appuntamento di Laicità CINEMA, la rassegna cinematografica nell’ambito del Festival Mediterraneo della Laicità a cura dell’Associazione A.C.M.A.
Alle ore 17.30, al Museo d’arte moderna Vittoria Colonna “LIVING IN A PERFECT WORLD – UN MONDO PERFETTO“ di Diego D’INNOCENZO e Marco LEOPARDI

L’A.C.M.A. Associazione Cinematografica Multimediale Abruzzese www.webacma.it in collaborazione con il Festival del documentario d’Abruzzo www.abruzzodocfest.org ha curato la scelta di tre film nell’ambito delle iniziative “verso e dopo il Festival” per la decima edizione del Festival Mediterraneo della Laicità.
L’A.C.M.A. cura, inoltre, la presentazione dei lavori scelti e la discussione al termine delle proiezioni.

Laicità CINEMA evento: www.facebook.com/events/305796813162029
Ciclo di Cinema a cura dell’Associazione A.C.M.A.
Museo d’arte moderna Vittoria Colonna, Via Gramsci, 1, Pescara, piano terra

Sabato 11 novembre ore 17.30
LIVING IN A PERFECT WORLD – UN MONDO PERFETTO di Diego D’INNOCENZO e Marco LEOPARDI
Nel deserto del chihuahua in Messico i Mennoniti vivono come due secoli fa finché l’elettricità arriva nel loro “mondo perfetto”. Rifiutando il progresso tecnologico i più ortodossi iniziano l’esodo in uno dei luoghi più isolati al mondo: la foresta boliviana.
Il film racconta la storia di quattro mennoniti che vivono in due differenti colonie, El Sabinal ed El Capulìn. La prima rifiuta ogni moderna tecnologia, la seconda invece si apre al progresso. Dopo secoli di isolamento la loro vita sta per cambiare irreversibilmente…

Diego D’Innocenzo è autore, regista e produttore di documentari a livello internazionale. Nel 1984 fonda TERRA Srl una dinamica società di produzione televisiva indipendente con sede a Roma. I documentari prodotti da TERRA vengono trasmessi in Italia (principalmente dalla RAI) e da molte emittenti estere tra cui NDR, RTSI, ARTE, Al-Jazeerada. Nel 2006 TERRA ha realizzato, in full commission per National Geographic Channel International, il film documentario “Living in a Perfect World” per la serie “no borders”.
Tra i suoi ultimi lavori: The Sacred Dancer (2009); The Last Dance (2009); The Mystery of the Iron Pillar (2010); VIMANA the Flying Chariots of the Gods (2011); The Colony (2011); La Guerra degli dei (2013).

Marco LEOPARDI  è nato a Roma il 10 maggio 1961. Dopo una lunga esperienza nel campo del reportage fotografico, dal 1990 realizza documentari, di carattere naturalistico, geografico, socio-antropologico, curandone la regia e la fotografia. Negli ultimi dieci anni ha realizzato oltre trenta documentari, che sono stati trasmessi dalla RAI Radiotelevisione Italiana e da emittenti estere.
Nel 2006 ha realizzato per la RAI “Oltre la Sbarra”, un documentario sui territori contaminati presso Chernobyl e ha firmato la coregia e la fotografia di un film-documentario di 90 minuti per il National Geographic Channel International (“A Perfect World”). Il suo film “Hair India” è stato selezionato per il festival di Amsterdam nella competizione ufficiale lungometraggi Joris Ivens IDFA 2008. Ha poi curato i seguenti lavori: La Retta Via (2009); Homeless United (2010); Mohamed e il Pescatore (2012); ‘U Ferru (2015); Itinerari della Bellezza: Abruzzo (2015); Itinerari della Bellezza: Basilicata (2015); L’Arte di Vivere (2012); I Ragazzi di San Sebastiano (2012).

INFO Locandine, schede, sinossi, trailers alla pagina  www.webacma.it/fml-2017

COMUNICATO-STAMPA scaricabile da https://goo.gl/itXd3g

LOCANDINA scaricabile da http://goo.gl/of1idJ